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MERCOLEDÌ 30 DICEMBRE 2020

Approfittiamo della neve copiosa a Km zero nel periodo natalizio come non succedeva da qualche anno.

Giornata con il sole velato da nubi ma con schiarite sulle Alpi e freddo invernale che anche oggi ha regalato neve soffice invernale, ma con le classiche discese ormai tritate all'inverosimile e considerato che la neve è bella su tutti i versanti e si scende senza problemi ovunque sono un andato un po' alla ricerca delle discese meno battute del San Primo.

Prima salita in vetta e vista la presenza di qualche sciata ho voluto scendere dal versante nord nel ripido bosco prendendo un bel canale, buono ma un ulteriore nevicata lo renderebbe ancor più sciabile coprendo meglio gli ostacoli del terreno.

Seconda salita fino all'arrivo dell'impianto del Terrabiotta e discesa in valle di Torno fino al Piano del Tivano, anche qui cercando gli spazi vergini in mezzo alla vegetazione affiorante ancora una discesa superlativa.

Terza salita nuovamente fino all'arrivo dell'impianto del Terrabiotta.
La terza  oserei dire è stata la migliore discesa della giornata, nel bosco al centro valle partendo del colle Terrabiotta, dove c'era ancora la mia traccia lasciata lunedì ricoperta, ed un'altra praticamente quasi vergine.

Infine per mettere la ciliegia sulla torta ho fatto un ultima salita fino all'arrivo dell'impianto e discesa per il tracciato della pista, ma ormai arato più che mai.

LUNEDÌ 28 DICEMBRE 2020

Una giornata come oggi non potevo lasciarmela scappare.
Partire da casa sotto una copiosa nevicata con la mia Gippippa mettendo alla prova la sua inarrestabilità e sciare nello zucchero di prima qualità vicino a casa.

Nevicata che poi nel corso della mattinata si è andata ad attenuare.
E proprio per l'eccellente qualità dello zucchero che ne ho approfittato alla grande facendomi quattro risalite senza mai arrivare in vetta perché tanto sciisticamente non ne avrei guadagnato, e cercando di cambiare sempre discesa visto che comunque si riusciva a scendere ovunque con estrema facilità.

Ora speriamo in bene che permanga il freddo e che non ci piova sopra.

MERCOLEDÌ 23 DICEMBRE 2020

Una giornata ben spesa per festeggiare il mio natale approfittando dell'ultimo giorno di libera circolazione senza doversi mimetizzare e circolare come dei latitanti per paura dei rastrellamenti della Gestapo.

Cielo con sole velato, ma comunque con buona visibilità.
Ripetizione del giro di sabato con partenza da Fenile.

Ottima sciata con due dita di neve fresca oltre i 1800 metri di quota, al di sotto da crosta a marmorea, la neve bagnata del fine settimana ora col rasserenamento ha gelato.

La pista per via del passaggio del gatto è come una sassaiola, ma di neve, e dove ci sono stati passaggi in sci si riesce a curvare, ma dove le cingolate sono gelate è impraticabile.

Speriamo ora nell'abbassamento delle temperature e nelle nuove precipitazioni dei prossimi giorni.

DOMENICA 20 DICEMBRE 2020

Bissiamo questo fine settimana con una seconda uscita, ritornando dopo quasi due anni all'Alpe di Paglio a scendere e salire lungo i vari versanti del Cimone di Margno.

Buon innevamento, ma come ieri purtroppo neve umidificata, Lungo il viaggio ha fatto acqua, ma fortunatamente la mattinata è stata asciutta con qualche timida schiarita e buona visibilità.

Prima salita al Cimone e discesa lungo il versante meridionale in direzione dell'Alpe Ortighera fino al limite del bosco.
Neve dapprima tendente alla crosta umidificata poi farina pesante umidificata, in generale andando cauti si riesce a curvare.

Risalita al Cimone e discesa al Pian delle Betulle, anche qui farina pesante.
Risalita alla Cima Laghetto, discesa all'Alpe di Paglio ed infine ultima salita fino al Cimone.
La discesa dal Cimone fino all'Alpe di Paglio è come una pista visti i numerosi passaggi.

Per la giornata che era mi aspettavo molta meno gente.

SABATO 19 DICEMBRE 2020

Visto che l'Italia è ripiombata nella dittatura fascista e dai prossimi giorni ci vorrà il permesso in carta bollata per andare in montagna, meglio sfruttare al massimo le ultime giornate di libertà senza il timore di essere rastrellati dalla Gestapo.

Sapevo che la giornata non era delle migliori, ma che comunque ci sarebbero state delle schiarite in Valtellina.
Durante il viaggio ho preso qualche scroscio di pioggia, ma arrivato a Fenile il tempo era asciutto e le cime si vedevano ancora, poi mentre mi stavo preparando si è messo piovigginare, ma appena partito ha subito smesso.
La neve, abbondante, purtroppo era umidificata.

Arrivato oltre il Lago di Pescegallo, vedo che è il Ponteranica è tracciato, mi dirigo quindi verso il Ponteranica. La visibilità non è delle migliori e mi fa anche zoccolo il sottile strato di neve nuova.
Fortunatamente prima di iniziare la discesa arrivano delle schiarite e la visibilità migliora.

La prima discesa non è stata delle migliori, in alto fresca, ma con fondo cedevole, la discesa nel bosco era come il cemento fresco.
Da Pescegallo faccio una seconda salita in direzione Salmurano.

Seconda discesa decisamente meglio, il canalone è ben battuto e anche divertente, fuori dal canalone seguo la stradina che ormai è diventata come una pista battuta.
Infine per mettere la ciliegina sulla torta, incrociata la pista da sci risalgo per la stradina di servizio al rifugio Salmurano per godermi un'ultima discesa sulla pista scala, cingolata dai gatti, ma grazie ai vari passaggi si riesce a sciare.

DOMENICA 13 DICEMBRE 2020

Finalmente si riprende da dove avevo lasciato. Bel tempo e neve sono arrivati.

Avevo voglia di andare a Bormio per il gusto di andare sulle piste chiuse, ma nello stesso tempo ero combattuto se provare ad andare al Monte San Primo. Ma alla fine ha prevalso il desiderio di  cercare una sciata che sapevo non mi avrebbe deluso.

Non mi aspettavo di vedere così tanta neve appena uscito dalla galleria di Bormio, ed ho quindi potuto partire da Bormio facendomi un'unica tirata senza ripetute di 1800 metri di dislivello fino a Bormio 3000.
Ormai era già tutto tritato, ed i gatti erano comunque passati per preparare il fondo.
Ma comunque spazi vergini ne ho trovati, il meglio è stata la discesa della pista "Bimbi al sole" dove per fortuna non erano passati i gatti e c'erano ampi spazi vergini.

Insomma ne è valsa la pena e la stagione è ricominciata alla grande come era partita.

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