Conscio del fatto che fin dal mese di novembre la Val Loga era fattibile quest'oggi provo ad andare in Val Chiavenna in quel di Montespluga.

Parto con l'idea di salire la Cima di Val Loga, non ho alcuna velleità di tentare il Ferrè, con l'intenzione poi di scendere fin dove possibile la Val Schisarolo.

Giunto al Bivacco Cecchini vedo che l'unica traccia porta alla Cima meridionale di Val Loga, nessuna traccia verso il Ferrè, e quindi la seguo.
Ultimo tratto della salita piuttosto ripido con un breve finale alpinistico.
In vetta salgo agevolmente senza ramponi, ma per scendere ho dovuto metterli.
Vento fastidioso in vetta.

Scendo quindi fin all'inizio del tratto pianeggiante della Val Loga con l'intenzione di fare un'altra salita.
La seconda salita mi porto fino alla base dell'ultimo pendio poco dopo il Bivacco Cecchini, con vento aumentato rispetto alla precedente salita.

Anche la seconda discesa piacevole, neve rimaneggiata dal vento, poi a mano che si scende via via più soffice ma sempre ben sciabile, sempre divertenti i canalini della Val Loga, ben tracciati.

Partendo anche da 1900 metri l'innevamento è decisamente migliore che in Val Gerola.

Terza giornata in Val Gerola nel giro di cinque giorni, e condizioni ancora differenti.

Come era prevedibile, essendosi inumidito il manto nevoso con la discesa delle temperature si è formata una bella lastra ghiacciata, con neve dura come il cemento sulla pista e sulla stradina fino al lago.

Poi traccia ghiacciata e relativamente soffice (va aumentando con la quota) fuori.

Condizioni tipiche della neve bagnata rigelata, tipico del Monte Generoso o del Monte San Primo.

Nel complesso, dipende dai punti di vista e dalle aspettative, non è stato male, e la situazione è questa fino a che non arriveranno precipitazioni.

Se dovesse arrivare una bella nevicata, con questo fondo può solo essere spettacolare.

Giornata soleggiata, con temperature relativamente miti.

Doppia salita del Monte Salmurano.

Situazione radicalmente mutata nel giro di 48 ore a causa del favonio.

Cielo nuvoloso a ridosso delle creste di confine, forte vento e pioggia questa mattina a partire da Morbegno fin quasi a Pescegallo.
Risultato neve umidificata fino in vetta, vento via via sempre più forte a mano che salivo al Salmurano, che ha portato una bufera con neve proprio nel momento in cui sono arrivato in vetta.

Discesa a tentoni nella nebbia seguendo le numerose tracce.

Giunto a Pescegallo sono risalita un paio di volte lungo la stradina di servizio fino all'arrivo dell'impianto.
Pista Salmurano (unica aperta) ghiacciata,

Discesa a valle fra arbusti affioranti e su neve umidificata tendente a gelare con l'abbassarsi delle temperature.

Se ci si accontenta si scia, non è il massimo, ma la situazione potrà migliorare solo con l'arrivo del freddo e di una decisa perturbazione.

Prima uscita della stagione in Val Gerola in quel di Pescegallo.

Obiettivamente la situazione era più rosea un anno fa di questi periodi, ma la qualità della neve quest'anno è decisamente meglio.
Se lo scorso anno era un gran ghiaccio, quest'oggi la neve aveva le caratteristiche decisamente invernali consone con il periodo.
… della serie poca ma buona…

L'innevamento è appena sufficiente a garantire la salita al Monte Salmurano (del resto per ora è l'unica gita fattibile in zona) e grazie alla nevicatina di pochi giorni fa ha un pochettino rimpolpato la situazione ricoprendo il ghiaccio, anche se ci sarebbe bisogno di una bella nevicata.

Una certa attenzione comunque bisogna porla per evitare qualche sasso affiorante.

Nel corso della prima salita ho incontrato solo un paio di persona, decisamente di più nel corso della seconda salita.

La partenza da Fenile non è ancora possibile

Dopo il Pizzo Scalino, ritorno sulle montagne dell'alta Valtellina.

Sciisticamente il Monte Sobretta non è molto remunerativo da un lato perché sulla parte che dovrebbe essere remunerativa sciisticamente è stata civilizzata dalle piste da sci, mentre quella non civilizzata ha solo un gran sviluppo e verso la fine c'è da spingere.
Però ha il pregio di essere una metà molto panoramica tale consentire una completa visione sulle montagne della Valfurva.

La giornata è stata la tipica splendida giornata di sole dalle temperature rigide (-14°C alle 08.00 a Santa Caterina e -5°C alle 13.00), innevamento sufficiente anche se in quota la neve è chiaramente ventata.

La sciata alla fine non è stata malvagia a mio avviso, anche se i puristi ne darebbero un giudizio negativo.

Prima vera gita sci alpinistica della stagione.

Come in alta Valtellina la neve per poter sciare si trova stando oltre i 1900 - 2000 metri di quota.
Vista la stagione pensavo di essere il primo al parcheggio ed invece già qualcuno mi aveva preceduto.
Traccia già presente, ma che portava al deposito sci della Cima Giovanni Paolo II, mentre invece al Pizzo Scalino era in parta cancellata dalla nevicatina di stanotte e dal vento.

Ho quindi fatto una prima salita fino al deposito sci della Cima Giovanni Paolo II, per poi scendere fino al cornetto, così nel frattempo chi mi era dietro è salito al Pizzo Scalino battendo traccia sulla cresta.
Seconda salita con meta la vetta del Pizzo Scalino.

Giornata splendida fredda invernali, vento a tratti ma non forte, è divenuto più solo in verso la fine giunto all'Alpe Campagneda.
Neve in condizioni invernali in parte lavorata dal vento.

Con oggi penso proprio che è l'ultima volta che vado a Bormio 3000, vista l'apertura degli impianti.

Ora è tutta un'altra musica e non sono più gli sci alpinisti a farla da padrone :-(, ma nonostante tutto quest'oggi non ero l'unico e qualche spazio di fuoripista c'è ancora, vista la non completa apertura delle piste.

Fino a Valbella si riesce ad arrivare in maniera abbastanza agevola stando fuori pista, ma oltre dovendo salire fuori pista sul fianco della rete la salita non è molto agevole.

Giornata fredda, spazi per scendere in neve fresca ci sono ancora per ora, molta gente in pista per essere la prima giornata, chiuse la discesa per Bormio.