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DOMENICA 26 AGOSTO 2018

Ritorna dopo quattro anni il "giro dei laghi di Cancano" organizzato dalla Proloco di Valdidentro, con chilometraggio ridotto a 18 Km, non più sulla distanza della mezza maratona.

Vista la possibilità di poter partecipare sul percorso di 18 Km nella categoria non competitiva, non mi lascio scappare l'occasione di poter fare un fine settimana in Alta Valtellina.

Corsa bellissima, tempo altrettanto, ma con temperature a picco con vento freddo a cui non ero preparato visto le temperature degli ultimi tempi, con le cima imbiancate dopo la pioggia di ieri pomeriggio/sera.

Nonostante mi sono tirato fuori dal giro delle gare, ho concluso degnamente in 1.31.12.

SABATO 25 AGOSTO 2018

Come da previsione il meteo è stato dalla mia parte, almeno per il tempo per compiere l'intero percorso.

Inizialmente cielo nuvoloso, ma non da pioggia, qualche timida schiarita, un pallidissimo sole che nel corso della mattinata è riuscito a farsi largo regalando qualche raggio.

Clima decisamente più rispetto all'altra settimana.

Alla fina è stato piacevole ripercorrere questo itinerario alle pendici della Cima Piazzi, e soprattutto mi ha dato un paio di idee per prossimi itinerari.

VENERDÌ 17 AGOSTO 2018

Itinerario relativamente breve al cospetto della Cima Piazzi, non presenta alcuna difficoltà se non alla fine quando per raggiungere l'antecima bisogna compiere qualche breve passaggio d'arrampicata abbastanza esposto, essendoci delle brevi roccette.

Come per il Corno di San Colombano è una vetta che domina la conca di Bormio permettendo un'ampia visuale sulla Valdidentro e la Valfurva.

Del resto salire oggi questa montagna è stata una ciliegina sulla torta dopo la Cima Piazzi dell'altro ieri, e d'altro canto fa anche un certo effetto vedere adesso tutto verde quando in aprile era ancora pieno inverno e tutto di un bianco immacolato.

MERCOLEDÌ 15 AGOSTO 2018

Anche la Cima Piazzi dal versante meridionale è fatta.

È stato un piacevole ritorno dopo dodici anni, ma la prima volta in estate, la precedente salita era stata dal versante settentrionale con gli sci.

Era un itinerario che meditavo di fare da qualche anno, ma lo avevo sempre accantonato per via della strada della Val Verva fino all'omonimo passo, non proprio il massimo da farsi a piedi con gli scarponi.

Comunque un bellissimo itinerario, selvaggio, oggi abbastanza frequentato, per via del Ferragosto, più che altro dai locali.

Peccato per la presenza di nebbie innocue proprio quando ero in vetta, che non mi hanno permesso di fare foto panoramiche.
Sicuramente in futuro è un itinerario da ripetere.

LUNEDÌ 13 AGOSTO 2018

Dopo avermi goduto una splendida sciata quest'inverno sul Monte Forcellino, salita su questa bella montagna della Valfurva anche in estate.

Itinerario privo di difficoltà e piacevole anche in versione estiva, poco o per nulla frequentato, dopo le baite Cavallaro il sentiero è una traccia di una vecchia strada militare, priva di bolli e di indicazioni, ma è comunque evidente la salita.

La cosa più bella di quest'oggi è stato arrivare in vetta e trovarsi faccia a faccia con un nutrito gruppo di camosci (almeno una ventina).

Per la discesa vale sicuramente la pena, dal Passo del Forcellino, puntare verso la Valle Zebrù, il sentiero è pressoché inesistente, ma la discesa è intuibile per prati, tuttavia non bisogna spingersi troppo a Est altrimenti si rischia di non prendere la dorsale giusta che permette di incrociare il sentiero che da Cavallaro, girando intorno al Monte Forcellino, porta alle Baite di Campo.

SABATO 11 AGOSTO 2018

Arriva finalmente anche il giorno buono per compiere questa traversata che avevo in mente dallo scorso anno.
Una sorta di mini traversata delle "tredici cime", in questo caso sono la metà.

Parto all'alba nel vero senso della parola, appena chiaro sono in cammino.

L'itinerario è prettamente di carattere escursionistico, fino a poco prima della Cima di Villacorna, dove per raggiungere la vetta bisogna compiere una breve arrampicata su placca.
Il prosieguo dell'itinerario fino al Monte Mantello, presenta qualche passaggio di arrampicata su placca che come il precedente si supera agevolmente.

Infine senza problemi si arriva sul ghiacciaio di Dosegù. Qui ho saltato la salita del San Matteo e senza problemi sono salito al colle omonimo, ancora presente neve nella parte alta del ghiacciaio di Dosegù e la terminale è ben chiusa.

Il prosieguo dell'itinerario è la cavalcata sulle punte Dosegù, Pedranzini e Tresero, che già ben conosco.

Sarà la lunghezza del percorso, sarà perché non avevo a sufficienza da bere, ma questa seconda parte dell'itinerario mi è sembrata più lunga e più difficile del solito.

Dopo il Colle del San Matteo, dopo in breve tratto su roccia, c'è ancora un tratto su neve che richiede l'utilizzo dei ramponi.
Alla fine, dopo essere partito alle 5.38, alle 15.15 rientravo alla macchina stanco ma soddisfatto di questa bella cavalcata in completa solitaria.

GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2018

Ritorno al Bivacco Provolino dopo quattro anni, stavolta dal versante dello Stelvio anziché da quello della Valfurva come era stato mio solito.

Salire nella Valle dei Vitelli è anche qui un tuffo nel passato di un secolo, in quello che era il fronte lombardo della grande guerra.
Possiamo ancora trovare filo spinato, resti di trincee.

Peccato per il meteo un po' capriccioso, che mi ha fatto scappare.

Sicuramente negli anni a venire è da ripetere con un tempo migliore ;-).

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